Spettacolo di narrazione e figure
di Margherita Cennamo e Nader Ghavinizadeh
Durata: 50 minuti
Età consigliata: per tutti , dai 3 anni in su
Liberamente ispirato a “Il drago di Bologna e altre meraviglie di Ulisse Aldrovandi” di Francesco Nigro (biologo e guida escursionistica regionale, responsabile dei percorsi ambientali dell’Associazione Vitruvio) e illustrato da Luca Parisi per Minerva Edizioni.
Si conta e si racconta che intorno al 1570, in una minuscola località in provincia di Bologna chiamata “La Malvolta”, vi fosse un curioso emporio gestito da un’anziana del posto. La vecchia, che nella memoria degli abitanti del luogo non era mai stata giovane, era soprannominata MammaDraga per la sua approfondita conoscenza del mondo rettile: biscie, serpenti, lucertole e a volte perfino… draghi. L’emporio era in apparenza una semplice drogheria, in cui poter comprare spezie e granaglie…. ma oltre il bancone vi era anche un misterioso retrobottega, in cui MammaDraga conservava le cose più bizzarre, raccolte nel corso della sua lunga vita. Ogni oggetto portava con sè una storia, che solo Mamma Draga conosceva e che solo lei poteva narrare a viva voce. Il nobile bolognese Orazio Fontana, venuto casualmente a conoscenza dell’ esistenza dell’emporio, decide di fare visita a MammaDraga, nella speranza di scovare qualche prezioso reperto per il suo amico Ulisse Aldrovandi.
Uno spettacolo divertente sulle origine del fiabesco e delle tradizioni popolari ma anche una riflessione attuale sulle discriminazioni sociali e di genere.